Il burro di arachidi viene demonizzato dalla stragrande maggioranza della popolazione. Questo è dovuto al suo alto potere calorico, oltre alla presenza di molti grassi. Proprio per questo viene considerato uno dei prodotti da evitare quando si è in restrizione calorica, o semplicemente in quel periodo classificato dalle persone comuni come “dieta”.
Il burro di arachidi, come il burro di qualsiasi altra tipologia di frutta secca, è un alimento che contiene una grande quantità di grassi insaturi o polinsaturi, sono quelli consigliati per capirci, povera di grassi saturi e, per alcuni frutti, ricca anche di omega 3. Dobbiamo fare una piccola distinzione tra frutta essiccata e frutta secca: la frutta essiccata, come albicocche, uva, frutti di bosco, sono frutti contenente alte quantità di zuccheri, mentre la frutta secca, come noci, arachidi, nocciole, anacardi, mandorle e pistacchi, contengono alte quantità di grassi insaturi. Voglio precisare che gli arachidi appartengono alla famiglia dei legumi, diversamente da quanto si crede. Attenzione però: dobbiamo leggere le etichette prima di acquistare uno di questi prodotti per escludere quelli contenenti zucchero, olio o eccessivo sale.
Il burro di qualsiasi frutto secco deve contenere il 100% di quel medesimo frutto. Farselo in casa è un’ottima idea, ma anche comprare un burro composto interamente da frutta secca non è un’alternativa sbagliata.
Facendocelo da soli possiamo scegliere la materia prima, ma rispetto all’industria non abbiamo macchinari così efficienti da riuscire a tirare fuori un composto omogeneo e totalmente cremoso. A meno che non lo trattiamo per un lungo lasso di tempo.
Il burro di arachidi, consumato in quantità giuste, può essere consumato ogni giorno, molto utile anche per le “voglie di dolce”.
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