Uno dei regimi alimentari più apprezzati in questi ultimi anni per perdere peso è la dieta low carb.
Di cosa si tratta? E, soprattutto, funziona davvero?
Quando una dieta è low carb?
Le diete low carb possono essere considerate tali quando forniscono meno di 100 grammi di carboidrati al giorno, tra semplici e complessi.
Una corrente di pensiero prevede che il fabbisogno giornaliero venga così suddiviso, fra i gruppi di macronutrienti: 50-60% di lipidi, 20-30% di proteine e il resto carboidrati; una corrente di pensiero più rigida, invece, ripartisce così: 50-60% di lipidi, 40% di proteine e, praticamente, quasi lo 0% di carboidrati.
Si tratta in ogni caso di diete ipocaloriche.
Come funziona una dieta low carb?
Ci sono fondamentalmente tre motivi per cui una dieta povera di carboidrati facilita il dimagrimento: un regime alimentare con pochi carboidrati riduce la produzione di insulina e, quindi, diminuisce anche la tendenza ad accumulare lipidi nell'adipe; aumenta il consumo metabolico dei grassi accumulati; riduce l’appetito per via dell’effetto anoressizzante dei corpi chetonici – intermedi di “scarto” residui dall'ossidazione degli acidi grassi in mancanza di glucosio.
Il meccanismo
Quando si segue un regime alimentare carente o privo di carboidrati, l'organismo utilizza le riserve di glicogeno, che si trovano in piccole quantità nel fegato e in quantità maggiori nei muscoli.
Perché abbiamo queste scorte? Perché il glucosio è indispensabile alla sopravvivenza: alcuni tessuti funzionano quasi esclusivamente, o prevalentemente, grazie al glucosio – ad esempio quello nervoso e i globuli rossi.
La gran parte dei tessuti, soprattutto quello muscolare, si adatta alla carenza di glucosio incrementando la densità di enzimi deputati al consumo cellulare di acidi grassi, determinando il dimagrimento.
I risultati
La dieta low carb permette un rapido calo di peso grazie:
• alla minima o nulla introduzione di carboidrati che diminuisce la produzione di insulina e i conseguenti accumuli di grasso;
• all’aumento del consumo delle riserve di grasso;
• all’azione anoressizzante dei corpi chetonici;
• alla perdita di glicogeno e acqua – legati in rapporto di 3 grammi di acqua per ogni grammo di glicogeno. Questa è, più che altro, una perdita di peso fittizia più che un dimagrimento vero e proprio, in quanto non comporta una riduzione della massa adiposa;
• alla diminuzione della massa muscolare, che viene intaccata per ricavare energia e glucosio da alcuni degli aminoacidi che la compongono – per evitarla è da preferire i regimi low carb high protein, che preservano i muscoli, ma con i quali bisogna fare attenzione per l’aumento delle scorie azotate.